mercoledì 10 settembre 2008


TROPPI DOLCI? IL CERVELLO NON FERMA PIU' LA FAME.

Un’alimentazione con troppi dolci danneggia i neuroni che tengono a freno l’appetito. Risultato: obesità assicurata

Finito il pasto, i radicali liberi prodotti naturalmente dal nostro organismo attaccano le cellule cerebrali che tengono a bada l’appetito. Finché la dieta è sana ed equilibrata, queste ultime hanno la meglio. Se però l’alimentazione è troppo ricca di zuccheri, a lungo andare i neuroni “ferma-fame” si deteriorano fino a diventare così deboli da perdere la battaglia. Risultato: una più rapida evoluzione verso l’obesità.

La scoperta è di un gruppo di ricercatori dell´università australiana di Monash, che in uno studio pubblicato dalla rivista “Nature” indaga i meccanismi che regolano lo stimolo della fame nel cervello.

“Più zuccheri mangiamo”, spiegano la ricerca, “più danneggiamo le nostre cellule blocca-fame. Gli individui più a rischio sono quelli tra i 25 e i 50 anni, perché i neuroni che impediscono di mangiare in eccesso sono già stati spazzati via”.
Consumare cibi ricchi di zuccheri (in particolare quelli contenuti nei dolci, non quelli “semplici” dei carboidrati come pane e pasta), quindi, porta ad un circolo vizioso in cui più si mangia più si ha fame.

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