lunedì 3 settembre 2007


Ciao cari amici di Puntonet.org,

eccomi qui finalmente pronta ad immergermi in questa bella avventura. L'argomento che ho scelto di trattare oggi è: I PRODOTTI BIO, potranno contenere gli OGM?
Nel 2009 entrerà in vigore il nuovo regolamento europeo per l'agricoltura biologica, che conferma il divieto di usare organismi geneticamente modificati, ma ne ammette la presenza accidentale fino allo 0,9% del peso.

Volete essere sicuri di non portare in tavola cibi transgenici? Puntate sul made in Italy.

Agricoltori, ambientalisti e consumatori sono (con poche eccezioni) tutti d'accordo: il nuovo regolamento europeo per la produzione e l'etichettatura dei cibi biologici va "corretto", perchè rinuncia al principio della tolleranza zero. I prodotti in commercio potranno contenere (anche se solo "accidentalmente") fino allo 0,9% di organismi geneticamente modificati, non avremo più la certezza, quindi, di mangiare alimenti OGM FREE?

Il presidente di FEDERBIO, l'associazione alla quale aderiscono 11 organismi di controllo del biologico e il 90% degli operatori del settore assicura che:
Il rischio di contaminazione è minimo.
I controlli che hanno effettuato regolarmente dal 2003 hanno escluso la presenza di Ogm negli alimenti che portiamo in tavola, mentre sono stati trovati nel 3-4% dei mangimi. Il rischio di contaminazione è infatti circoscritto a soia e mais, ingredienti dei cibi per animali.

Va comunque ribadito che la presenza di Ogm può essere solo accidentale e che il nuovo regolamento Ue ha confermato il divieto di utilizzarli in agricoltura biologica.

Un marchio di garanzia.
Ma come rassicurare i consumatori? Federbio ha proposto l'introduzione di un logo nazionale per il biologico made in Italy: garantirà che il prodotto acquistato è sottoposto a controlli e standard più rigorosi di quelli previsti dal nuovo regolamento Ue; in particolare che non può contenere, per contaminazione, più dello 0,1% di Ogm.

E' quanto previsto anche in un disegno di legge in discussione in Parlamento, che si spera venga approvato in autunno.

Ma il vero rischio della contaminazione, secondo il presidente di Federbio, si presenterà quando verrà consentita anche in Italia la coltivazione in campo di Ogm, che al momento è bloccata in attesa che le Regioni emettano norme sulla coesistenza di coltivazioni tradizionali e bio.

Guida al biotech
Volete approfondire il tema degli Ogm? Trovare risposte ai vostri dubbi? Leggete la corposa guida dell'Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione:
"Agrobiotecnologie nel contesto italiano", 521 pagine, 70 Euro.


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