mercoledì 16 luglio 2008


AL SOLE SI PREVENGONO I TUMORI

L’esposizione costante al sole per due ore diminuisce fino al 50% il rischio di sviluppare tumore alla prostata, al seno e al colon-retto. Lo ricorda lo studio appena pubblicato sul Clinical Journal of the American Society of Nephrology, condotto dal Dipartimento di Medicina ed Endocrinologia dell’Università di Boston, diffuso dall’Adoi, l’associazione Dermatologi Ospedalieri Italiani.

Il merito, spiegano gli esperti, è della produzione di vitamina D, legata ai raggi solari, la cui assenza è motivo di malattie infettive, autoimmuni, cardiovascolari e di tumori. La vitamina D agisce beneficamente su tessuti differenti e in particolare sulla prostata e sul seno. Non mancano studi che rimarcano l’azione proapoptotica, antimetastatica e antiangiogenetica, antinfiammatoria e immunomodulante di questa vitamina.

Sono sufficienti due ore al giorno di esposizione nelle ore meno calde, per produrre la concentrazione di vitamina D utile all’organismo. Numerose ricerche confermano la sua azione anticancro, e la relativa mancanza determina un aumento del rischio di sviluppare il tumore al colon-retto fino al 253%.

Il deficit di vitamina D è un problema molto diffuso nel mondo: i fattori che ne influenzano la produzione cutanea sono il tipo di pigmentazione della pelle, le creme protettive, l’orario di esposizione, l’età , la latitudine e la stagione dell’anno. L’estate è sicuramente il momento migliore per prendere il sole e aiutare il nostro organismo. A volte però i cambiamenti negli stili di vita e la stessa paura eccessiva di sviluppare un tumore della pelle rischiano di provocare più danni che benefici.

Il consiglio quindi è di esporsi al sole con moderazione, usando filtri protettivi adeguati al proprio fototipo, cioè al tipo di carnagione, evitando le ore più calde del giorno e, se proprio si vuole restare in spiaggia, ricordando di coprirsi con una maglietta e con un cappellino.

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