mercoledì 2 luglio 2008


CELLULITE E MESOTERAPIA OMOTOSSICOLOGICA

I canoni della bellezza sono notevolmente cambiati dai tempi di Rubens ai nostri giorni. Le "Tre Grazie" rubensiane sono un ottimo esempio di celluliti miste, dove su una adiposità localizzata si impianta un processo cellulitico.
Si possono apprezzare infatti, nel quadro del famoso pittore, la cosiddetta "cute a materasso” (madras skin) e la cute ondulata "a coltrone" (quilt skin) in corrispondenza della regione glutea, del fianco e della radice delle cosce, nonché delle ginocchia.
Tracce di alterazioni corporee di tipo cellulitico si trovano lungo tutto il decorso della storia umana. Segni di interesse medico per questa inestetica affezione a carico del tessuto adiposo, si ritrovano però solo agli inizi del ventesimo secolo.
Nasce in Francia, proprio in questo lasso di tempo, il termine "cellulite", che viene dapprima usato per indicare un generico inestetismo delle gambe e dei fianchi, poi lo si considera una aberrante espressione di un carattere sessuale secondario, tipico del sesso femminile.
È negli anni 70 che inizia, in Francia ed in Italia soprattutto, una nutrita serie studi per mettere a fuoco le caratteristiche salienti della cellulite.
Negli anni 80 si conosce quasi tutto su questa patologia che altera la silhouette femminile e si comincia anche a trattarla medicalmente come malattia.
Le cure più in auge inizialmente sono i bagni in paraffina, i massaggi vigorosi effettuati per "rompere la cellulite", le saune e le creme utilizzate per ionoforesi.
Sono ancora pochi i medici che si occupano di questa malattia e quei pochi si servono di diete dimagranti spinte all'estremo, di estratti di tiroide, di diuretici. Poi si sviluppano con vigore le terapie mediche (mesoterapia) e chirurgiche (liposcultura) della cellulite, nel frattempo le tecniche diagnostiche si sono affinate con la possibilità di effettuare la termografia e la ecografia.
Negli anni successivi si forma la “coscienza cellulitica”, per il diffondersi anche tra i pazienti e le persone comuni di pubblicazioni; si comincia a pensare a cure mediche globali, intese non solo a combattere il sintomo cellulite ma soprattutto ad agire sul terreno, per la pulizia dell’organismo dalle tossine.


La cellulite è una affezione distinta dalla obesità. I termini più correttamente e comunemente utilizzati sono: lipodistrofia o panniculopatia edemato-fibro-sclerotica (PEFS).
È una malattia non infiammatoria del connettivo, che riconosce più cause, inizia con disturbi del tessuto vascolare e porta ad una cattiva regolazione del flusso di sangue nei tessuti; risultato finale è il ristagno ematico.
A questo segue una fuoriuscita di liquido dai vasi che comprime le cellule, anche quelle adipose che sofferenti, riversano una parte del loro contenuto all’esterno determinando, nel tempo, una iperproduzione di fibre collagene. Così si formano dapprima i micronoduli, poi i macronoduli, caratteristici della cellulite in fase avanzata.
Prevalentemente le donne di razza bianca soffrono di questa affezione, anche se magre e tutte le età possono essere colpite.
Una serie di fattori possono influenzare lo svilupparsi della cellulite: questi possono agire da soli, o intrecciarsi tra di loro rendendo più profonda ed ampia l’affezione:
• I disordini della nutrizione, in particolare l’eccesso nella dieta di zuccheri, di grassi e ormoni, rappresentano un ottimo terreno su cui può svilupparsi la cellulite.
• Le alterazioni della digestione, sopratutto quelle dovute ad insufficienze enzimatiche e quelle associate a disbiosi intestinale; inoltre le intolleranze alimentari.
• I fattori circolatori se di origine arteriosa determinano sofferenza cellulare con alterazione del connettivo. Se invece è interessato il tratto venoso, sia per alterazioni strutturali che funzionali, si avranno stasi del sistema linfatico e gonfiori.
• Variazioni della normale statica della colonna vertebrale e della postura, sono spesso associate ad una alterazione del normale flusso venoso con edema (gonfiore), che da il via al processo cellulitico.
• Le compressioni con indumenti stretti (guaine elastiche, pantaloni stretti, calze a gambaletto), stipsi ostinata, infezioni ginecologiche, tumori della pelvi creano tutte un importante rallentamento circolatorio.
• Il fumo di sigaretta provocando vasocostrizione, rallenta la velocità del sangue con riduzione della ossigenazione dei tessuti e conseguenti danni agli organi ed anche al connettivo. A questo si deve aggiungere l'effetto diretto sugli apparati respiratorio e circolatorio con l'iper-produzione di radicali liberi.
Tanto nella donna adolescente, quanto nella donna adulta, si troveranno i depositi cellulitici preferenzialmente in alcune zone: glutei, cosce, gambe, lombi, regioni laterali dell’addome.
Alcuni dei principali sintomi, che si possono riscontrare nelle donne che presentano questo inestetismo sono: la presenza di "micro" o "macronoduli", riduzione della temperatura cutanea, possibile presenza di smagliature e teleangectasie, dolorabilità talora anche allo sfioramento. A queste manifestazioni si possono aggiungere disturbi della sfera psichica: nervosismo, distonie neurovegetative, tendenza alla depressione, possibili turbe dell'umore.
Come si può combattere il processo cellulitico?
Una delle possibili risposte è l’uso combinato e ragionato della mesoterapia con farmaci omotossicologici.
È una metodica che permette di iniettare, a livello dermico, piccole quantità di farmaci, in maniera tale da essere più vicini possibili alla parte malata.
Può essere usata con successo in reumatologia, in angiologia, nelle malattie venose, oltre che nella cellulite e nelle adiposità localizzate.
Si iniettano con una siringa, al cui apice è applicato un ago molto piccolo, dei farmaci “specifici”, che agiscono sulle varie cause della cellulite.
“Pungendo” con l’ago nei distretti ove è presente l’inestetismo, si rilascia una piccola quantità di farmaco che svolgerà localmente la sua azione.
In genere, dalle sei alle dieci sedute a cadenza settimanale sono sufficienti per ottenere un buon risultato.
Ci sono una serie di vantaggi per il medico ed il paziente utilizzando i farmaci omotossicologici; la reazione allergica è un inconveniente che non si verifica. In allopatia è opportuno usare farmaci per uso endovenoso, per evitare incidenti conseguenti ad eventuale introduzione accidentale in vena, tale precauzione non è necessaria in omotossicologia. La mesoterapia omotossicologica non prevede l’aggiunta al cocktail di anestetici.
Per effettuare in maniera corretta una terapia omotossicologica mediante infiltrazioni dermiche è necessario:
1. Disintossicare l'organismo attraverso un regime alimentare idoneo, che rispetti la biochimica della nutrizione per evitare un ulteriore sovraccarico tossinico di origine alimentare;
2. Contemporaneamente praticare una terapia di drenaggio;
3. Infine un trattamento bio-mesoterapico della cellulite.
In considerazione del fatto che la cellulite è determinata da diversi fattori, l’azione della mesoterapia dovrà essere a 360° gradi supportando da un lato la circolazione, dall’altro il drenaggio. Si dovrà effettuare una incisiva azione lipolitica, un eventuale riequilibrio ormonale ed infine si sosterrà anche la tonicità del tessuto.
Alcuni dei farmaci che si possono utilizzare per sostenere la circolazione sono: l’Aesculus per la sua azione flebotonica, l’Hamamelis che permette di ridurre i gonfiori e la pesantezza delle gambe, il Solanum che stimola la circolazione arteriosa.
Un aiuto per il riequilibrio del sistema ormonale arriva da Hormeel e Lilium. L’azione drenante, nel caso in cui si voglio agire sul fegato, è svolta con notevole efficacia da Hepeel.
Farmaci principi nella stimolazione della lipolisi sono, oltre ai ben conosciuti Fucus e Graphites, anche l’Acidum Fumaricum Injeel ed il Natrium Sulfuricum Injeel.
Un tessuto che è stato trattato per ridurre la cellulite, presenterà una cute sicuramente con un basso grado di tonicità, è indispensabile introdurre nel cocktail mesoterapico uno o più farmaci rassodanti. La Thuja Compositum è farmaco di forte stimolazione dei metabolismi cutanei, migliorando il trofismo dei tegumenti. Il preparato è particolarmente indicato nelle forme di cellulite molle.
Il Funiculus Umbilicalis Suis Injeel è rimedio rivitalizzante per eccellenza. Stimola la produzione dei proteoglicani del connettivo migliorandone la compattezza.
L’azione di rivitalizzazione cellulare dell’Embryo Totalis Suis è da ascriversi al miglioramento della vascolarizzazione del tessuto trattato con il farmaco.
La caratteristica peculiare, specifica ed indubbiamente interessante della mesoterapia omotossicologica è la “personalizzazione” della terapia con farmaci “Costituzionali”.
Si potranno anche utilizzare, in dosi adeguate, in base alle problematiche del paziente, sia in mesoterapia che come terapia domiciliare, il Rhus Tox-Homaccord fl. nella paziente che presenta contemporaneamente cellulite dolorosa e dolori nevralgici e artritici.
Cantharis Compositum S fl. trova indicazione nei pazienti che, con determinate compromissioni renali recidivanti, presentano una cellulite infiammata. Spesso si dovrà ricorrere al Cortison Injeel fl. nelle donne sottoposte a terapie cortisoniche per lungo tempo.
Il processo cellulitico ha un andamento cronico nel tempo, risulta fondamentale quindi un continuo drenaggio dell’accumulo tossinico, che deve essere obbligatoriamente accompagnato da un adeguato modus vivendi.
Lo stile di vita deve quindi rappresentare il giusto equilibrio tra le attività vitali quali: nutrizione, drenaggio, lavoro, attività fisica, sesso, sonno.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu

Anonimo ha detto...

La ringrazio per Blog intiresny