giovedì 13 novembre 2008


Salve amici, oggi trattiamo un problema che angoscia milioni di persone : il MAL DI TESTA.

Che cos’è e come si manifesta la cefalea
• La cefalea tensiva
• L’emicrania
• La cefalea a grappolo
• Il fai-da-te per la cefalea, inutile e dannoso
• Strategie e terapie anti mal di testa

• CHE COS’È E COME SI MANIFESTA LA CEFALEA


• Trentuno milioni. Sono gli italiani che soffrono di dolore più o meno intenso alla testa, stando alle statistiche più recenti. Nel nostro Paese circa 40 milioni di persone lo hanno avuto almeno una volta nella vita e ben 28 milioni ne vengono colpiti almeno 2-3 volte l’anno, mentre per 10 milioni questo dolore è un appuntamento mensile o settimanale. Colpisce in prevalenza persone in età lavorativa, fra i 25 e i 55 anni (per lo più donne), riducendone le capacità di concentrazione o spesso costringendole al riposo assoluto.
Ma cosa è il mal di testa? E come si può curare? Cefalea è un termine generico, indica un dolore alla testa che può avere diverse caratteristiche e le cui cause non sono ancora tutte note. Può interessare solo una parte del capo o la sua interezza. Bisogna però distinguere fra cefalee primarie, in cui il mal di testa è la malattia vera e propria, e cefalee secondarie in cui il dolore è il sintomo di altre patologie più o meno gravi. Per questo è molto importante, in caso di mal di testa, evitare l’autodiagnosi e rivolgersi sempre al medico.
Per curarsi, infatti, il 55% di chi soffre di mal di testa ricorre molto spesso all’automedicazione assumendo un prodotto da banco. Ma non sempre è sufficiente, visto che alcune forme di cefalea richiedono terapie più “forti”. Ecco perché la scienza è sempre al lavoro per individuare le cause del mal di testa (ancora non del tutto chiare) e per sperimentare nuove terapie.
Il migliore alleato del paziente è il buon senso, se la cefalea è lieve e compare sporadicamente, non è il caso di allarmarsi, basta un analgesico. Ma se gli attacchi si intensificano, se le solite terapie non producono effetti e si nota un aumento del dolore o la comparsa di altri sintomi, allora è necessario rivolgersi al medico che prescriverà, caso per caso, gli esami necessari.

LA CEFALEA TENSIVA

• La forma più comune di mal di testa prende il nome di “cefalea tensiva”. Colpisce in particolare le donne e tutte le persone che, per lavoro o studio, devono rimanere sedute a lungo o vengono sottoposte a situazioni di stress o tensione.
Quali sono i suoi sintomi? Se dovessimo ricorrere al linguaggio comune, parleremmo di tipico “cerchio alla testa”: quella sensazione dovuta alla contrazione dei muscoli del collo e delle spalle che stringono il capo in una specie di morsa. Il dolore è persistente, ma non particolarmente forte: di media intensità.
Segni particolari: di solito se ne va in meno di un’ora, ma può capitare che duri anche alcuni giorni.

L’EMICRANIA

• Questa forma di mal di testa colpisce decisamente le donne in misura maggiore rispetto agli uomini: tre volte di più. È stato calcolato che ne soffre il 15% della popolazione mondiale.
I suoi sintomi sono ben definiti: il dolore è pulsante e si manifesta da un solo lato della testa. Inizia nella zona sopra gli occhi e poi si estende a fronte e tempie. A volte si verificano anche nausea o fastidio per luce o rumori.
Una forma collegata, ma meno frequente, viene definita “emicrania con aura”: si caratterizza perché l’attacco viene preceduto e accompagnato da una serie di disturbi visivi.

LA CEFALEA A GRAPPOLO

• Meno diffusa delle altre tipologie (ne soffre una persona su mille, perlopiù uomini, in un rapporto di 3 a 1 nei confronti delle donne). Si manifesta con dolori particolarmente forti, al punto da essere definita addirittura “cefalea da suicidio” e può essere cronica o episodica: coloro che soffrono della forma cronica (rappresentano il 15% dei casi totali) hanno attacchi tutti i giorni; quelli invece colpiti dalla forma episodica, due mesi l’anno, di solito al cambio di stagione.
L’emicrania a grappolo deve il suo mone al fatto che gli attacchi (di circa un’ora) si concentrano in intervalli di tempo abbastanza brevi. Durante il “grappolo” si possono avere fino a 10 attacchi al giorno.

IL FAI-DA-TE PER LA CEFALEA, INUTILE E DANNOSO

• Appena arriva il mal di testa, pur di far sparire il dolore, mettiamo mano ai farmaci che troviamo in casa (magari consigliati da un amico o, peggio, scelti senza un criterio preciso). Gli italiani spendono l’equivalente di un miliardo di euro l’anno in farmaci per la cefalea. Ma se il medicinale non è quello giusto, si finisce per abusarne senza ottenere alcun sollievo. A quel punto il mal di testa viene alimentato dalla stessa terapia.
I pazienti che si rivolgono al medico per la diagnosi della cefalea sono solo la punta dell’iceberg. Spesso le persone si sottopongono a una visita specialistica solo dopo anni di sofferenze e cure inefficaci, quando il fenomeno si è cronicizzato.
Quali, allora, gli errori da evitare? Anzitutto il fai-da-te. In caso di ripetuti attacchi bisogna informare il medico di famiglia che, se è il caso, vi indirizzerà dallo specialista. Seguite sempre le sue indicazioni sul tipo, la quantità e il dosaggio dei farmaci da assumere, e informatelo di eventuali effetti collaterali. Non sottovalutate una cefalea che compare all’improvviso e resiste ai farmaci: può essere il sintomo di altre malattie.

STRATEGIE E TERAPIE ANTI MAL DI TESTA

• Per sconfiggere il mal di testa la via più usata è quella che porta alla farmacia. Eppure in alcuni casi basterebbe cambiare abitudini. Specie per la cefalea tensiva, che dipende dallo stress, e per l’emicrania, che può essere causata da vari fattori (stanchezza, fumo, cioccolata, alcol, sole...).
Contro la cefalea tensiva. Se il dolore è lieve si può fare a meno dei farmaci. Se persiste, sono sufficienti gli analgesici da banco: da usare per poco tempo, sono quasi tutti farmaci antinfiammatori non steroidei (Fans) e non contengono cortisone.
Contro l’emicrania. Se non è troppo frequente, possono bastare gli analgesici da banco. Altrimenti, bisogna consultare uno specialista per una terapia più forte, nei casi estremi anche con farmaci molto severi.
Contro la cefalea a grappolo. I farmaci più efficaci sono i triptani, sostanze che agiscono sui meccanismi responsabili del dolore. Validi anche contro l’emicrania, esistono anche in versione spray nasale.

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